giovedì, giugno 15, 2006

Referendum Costituzionale 25-26 Giugno 2006

4 commenti:
Il 25 e il 26 Giugno 2006 si vota per Abrogare o Confermare le modifiche apportate a 50 articoli della costituzione. Io mi sono fatto una mia piccola idea e vorrei condividerla con voi ma prima vorrei conoscere anche le vostre. Quindi ditemi secondo voi è giusto dire Si o No e perchè.

giovedì, maggio 18, 2006

Una goccia nel Mare

1 commento:
Il sangue umano è un fluido viscoso di origine naturale, indispensabile alla vita e soprattutto non riproducibile in laboratorio.
L'impossibilità di ottenerlo tramite procedimenti chimici e il suo larghissimo impiego terapeutico rendono il sangue sempre insufficiente. In Italia occorrerebbero 2.700.000 flaconi l'anno, ma se ne riescono solo a raccogliere 800.000, se si pensa che Il 65% della popolazione italiana ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (condizione base per la donazione) ma solo il 3% sono donatori! Quindi secondo questi dati ci sarebbe un gran margine di miglioramento. Ma allora perchè la gente è ancora così diffidente quando si tratta di donare ? E' questione di tempo (vi assicuro che non è così perchè si tratta di non più di mezzora tra entrata e uscita), di paure , di pregiudizi, di pigrizia? Di poca conoscenza del Problema?

Molta gente ha bisogno di noi e noi potremmo aver bisogno del loro sangue un giorno.
Donare sangue non è comunque solo aiutare gli altri, ma egoisticamente è anche aiutare noi stessi! Vi chiederete come? Semplicissimo :

::ogni 4 mesi avete la possibilità gratuitamente di fare un check up completo del vostro stato di salute
:: per gli ipertesi donare sangue permette di abbassare la pressione sanguigna
:: molte associazioni hanno convenzioni con numerosi negozi, dove i donatori hanno la possibilità di ottenere sconti
:: i donatori non pagano le prestazioni negli ospedali o se pagano godono di sconti

Ma il motivo più grande per il quale io darei il sangue e avere la consapevolezza che per ogni goccia donata un alito di vita rinasce e la speranza dei trasfusi rifiorisce.
Parlando per esperienza personale posso dire che una delle soddisfazioni più grandi e poter incontrare qualcuno che ha beneficiato della tua donazione e sentirsi dire "Grazie! Grazie perchè con il tuo piccolo gesto mi consenti di andare avanti , di progettare il mio futuro, di avere un figlio, di andare avanti senza paura.

Quindi perchè indugiare! Chi dona il sangue non è un eroe, ma nel proprio piccolo può dire anche io ho contribuito a rendere la vita un pò migliore.

Per chi fosse interessato vi rimando al sito dell'associazione Avis, dove potrete trovare tutte le informazioni di cui avete bisogno.

Intanto vi riporto alcune risposte ad alcune tra le domande più ricorrenti di chi intende diventare donatore (Riprese da alcuni siti internet):

Chi ha bisogno del nostro sangue?

- pazienti politraumatizzati, come ad esempio le vittime di incidenti stradali
- soggetti che devono sottoporsi a trapianti (di midollo osseo, di fegato, etc .... )
- pazienti anemici cronici congeniti (Talassemici)
- adulti e bambini oncoematologici in trattamento chemio-radioterapico (leucemie, linfomi,ecc. )
- repentine e imponenti emorragie gastro-intestinali o del post-partum
- grossi interventi chirurgici
Con una singola donazione di sangue è possibile curare più di un paziente contemporaneamente: l’ammalato che necessita di globuli rossi, l’ammalato che necessita di piastrine, e quello a cui serve il plasma.

Dove rivolgersi per donare il sangue?

In qualsiasi centro trasfusionale del proprio ospedale. Alle associazioni come Avis, Advst ecc.

Chi può donare il sangue?

Per donare sangue bisogna avere i seguenti requisiti:
- età compresa tra i 18 e i 65 anni
- buone condizioni fisiche generali
- peso non inferiore ai 50 chilogrammi

Le persone, che per le loro abitudini di vita sono soggette a comportamenti a rischio di trasmissione di malattie infettive (assunzione di sostanze stupefacenti, alcolismo, rapporti sessuali a rischio, rapporti sessuali o convivenza con soggetti positivi per epatite B, epatite C o AIDS, ma anche l'esecuzione di tatuaggi o piercing da meno di tre mesi) è bene che si autoescludano dall’atto della donazione.

Cosa succede prima della donazione?

Ci si presenta al mattino dalle 8.30 alle 11.00 presso la struttura trasfusionale a digiuno. E’ possibile bere acqua o the, o caffè, ma non ingerire latte né cibi solidi.
Si prende visione del messaggio illustrativo sulla donazione e si è invitati a compilare un questionario informativo che verrà completato nella successiva fase di colloquio e visita medica con il medico specialista.
Si è sottoposti al controllo ematologico mediante la determinazione dell’emocromo su un campione di sangue prelevato dal dito o da una delle vene del braccio.
Si ha infine il colloquio con il medico specialista con rilevamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, e relativa visita medica, a seguito della quale viene formulato il giudizio di idoneità alla donazione.

Quanto tempo dura la donazione?

L’atto del prelievo del sangue donato, che nella misura prevista dalla legge è di 450 ml, corrispondente al 10% circa del volume ematico totale presente nell’organismo, dura 10-12 minuti, e viene eseguito da personale sanitario specificamente addestrato, con le massime garanzie di sicurezza e sterilità, adoperando materiali e kit assolutamente sterili e monouso.

Cosa succede al termine della donazione?

Il donatore viene invitato a rimanere presso la struttura per un periodo di osservazione di pochi minuti durante il quale viene offerta la colazione utile a reintegrare liquidi e zuccheri.
Il sangue prelevato verrà sottoposto ad una accurata serie di analisi e i risultati di queste saranno comunicati presso il domicilio del donatore. Se dalle analisi effettuate emergeranno controindicazioni di qualunque tipo, il sangue prelevato non verrà ritenuto idoneo per la trasfusione.

Ogni quanto tempo si può donare?

Si può donare regolarmente senza alcun danno, perché l’organismo reintegra rapidamente il sangue donato. I prelievi comunque si effettuano a intervalli non inferiori ai 90 giorni, tempo necessario al ripristino dei depositi di ferro mobilizzati dalla donazione, gli uomini possono donare quattro volte l'anno, le donne in età fertile due volte l'anno ma non durante la gravidanza o il ciclo mestruale.

Quali vantaggi ci sono per il donatore?

Donare sangue periodicamente garantisce ai donatori un controllo costante del loro stato di salute, attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio che si fanno ad ogni donazione.
Si potrà così vivere con maggiore tranquillità sapendo che il controllo periodico potrà mettere tempestivamente in evidenza patologie latenti.

Ci sono rischi per il donatore?

Donare il sangue non comporta alcun rischio per il donatore. L’organismo riproduce il sangue prelevato nel giro di 15- 20 giorni, mentre il compenso immediato è garantito dalla ridistribuzione dei liquidi e delle cellule ematiche (rossi,bianchi e piastrine) normalmente giacenti nei cosiddetti “depositi” (spazi extravascolari, milza, fegato,…).

Quali sono i rischi per il paziente trasfuso?

Il rischio più temuto per i pazienti trasfusi è quello infettivo, ovvero la trasmissione di virus, e in modo particolare dell’HIV (virus responsabile dell'AIDS), dell’HBV (virus responsabile dell'epatite B) e dell’HCV (virus responsabile dell'epatite C). Il periodo d'incubazione di queste malattie infettive è piuttosto lungo e non determina, di regola, apparenti sintomi clinici o alterazioni degli esami di laboratorio.
Grazie alle nuove tecniche di biologia molecolare, oggi i test di laboratorio per la diagnosi di queste malattie sono estremamente efficaci e consentono di rilevare la presenza del virus nel sangue poco tempo dopo l'infezione. Tuttavia, esiste un piccolo lasso di tempo in cui il virus pur essendo presente nell'organismo non è rilevabile dai test di laboratorio: è il cosiddetto "periodo di finestra diagnostica".

Quali misure vengono messe in atto per garantire il paziente ricevente dal rischio di trasmissione di virus pericolosi per la sua salute?

La procedura di donazione prevede una serie di misure di sicurezza che tengono conto di molti fattori, tra cui l’attenzione assoluta all’igiene degli ambienti, l’utilizzo di materiale rigorosamente sterile e monouso, le analisi dei campioni del sangue prelevato, effettuate con tecniche di biologia molecolare che consentono di ridurre il cosiddetto "periodo di finestra diagnostica",rigorosi controlli di qualità, il rispetto delle disposizione di legge previste in materia.
Però, chi ha intenzione di donare il sangue deve ricordare sempre che la salute del ricevente è pure nelle sue mani: solo lui, infatti, puoi fornire le garanzie necessarie sul proprio stile di vita e il proprio stato di salute.
Per questo è importante compilare in maniera assolutamente veritiera e accurata il questionario che viene sottoposto al donatore nella fase di pre-selezione. Il colloquio con il medico trasfusionista è quindi un momento fondamentale per valutare eventuali controindicazioni alla donazione.


E particolare attenzione a questa domanda

Quali sono i diritti dei lavoratori dipendenti o autonomi che intendono fare una donazione di sangue?

I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l'intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione. I relativi contributi previdenziali sono accreditati ai sensi dell'art. 8 della legge 23 Aprile 1981, n. 155. e della legge 107 del 4 maggio 1990, art. 13.
I lavoratori autonomi hanno la garanzia di un accesso preferenziale presso i centri trasfusionali per ridurre al minimo il periodo di assenza dal lavoro.



Scusate se questo post è stato particolarmente lungo, ma l'argomento pernso che meriti tutta la vostra attenzione. Boni cosi Fijjio!!!

mercoledì, maggio 17, 2006

3 commenti:

Energie Rinnovabili



C'e' da un pò di tempo che ci sentiamo un pò impotenti, affranti e sicuramente un pò più poveri.
Prima ha cominciato l'euro, che lo vogliate o no ci ha dimezzato i soldi (quei pochi che avevamo) nel portafogli, poi ci si e' messo il caro benzina dove arriveremo?
Io sono sicuro che in questo periodo molti hanno pensato su come fare per poter arrivare con qualche soldino in più in tasca a fine mese, ma fatti un pò i conti ci si e' reso conto che questo non e' possibile. Io invece credo che con qualche piccolo accorgimento è possibile non solo risparmiare, ma guadagnarci pure.
Il segreto risiede nelle energie rinnovabili.
Avete sentito parlare di Conto Energia? Bhè conto energia è forse l'iniziativa più importante ed interessante che il vecchio governo ci ha lasciato. Il 19 Settembre 2005 è difatti entrato in vigore il DL 387/2003 di recepimento della Direttiva europea per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE). Questo si spera darà l'impulso vincente per permettere anche in Italia il buon successo degli impianti solari per la produzione di energia elettrica.

Questo vuol dire in soldoni che chiunque: pubblico, privato o azienda, produca energia elettrica fotovoltaica, sia che la consumi, sia che la convogli in rete, riceve un corrispettivo circa triplo a quello pagato ora.
Ovvero noi paghiamo oggi circa 0,18 euro /kWh per l’energia elettrica, mentre la tariffa incentivante é di circa 0,45 euro/kWh, questo passaggio è fondamentale!

Non sono più previsti contributi a fondo perduto per gli impianti, l'incentivo si sposta sull’energia.
Più energia pulita si produce, più si guadagna, come in Germania e in Spagna.

I soldi dati come contributo saranno accreditati alle bollette.
E non vi sarà alcun aumento per chi non dispone di un impianto fotovoltaico, in quanto i contributi saranno prelevati da un fondo (A3) che già paghiamo in bolletta, indipendente dal consumo di elettricità, destinato a finanziare le fonti rinnovabili e usato fino ad oggi per cogenerazione e carbone nucleare.

Invece di protestare per le squadre di calcio fallite o in serie C, mentre il nostro Paese è già in serie D, rivolgiamo le nostre attenzioni a cose serie come l'energia pulita.

Con il Conto Energia si potrà guadagnare ogni anno 1.170 euro (2.600 kWh/anno x 0,45 euro/kWh), a cui si aggiunge un risparmio di circa 470 euro (considerando un costo medio dell'energia di circa 0,18 euro/kWh, moltiplicato sempre per 2.600 kWh/anno).

Complessivamente, il vantaggio economico risulterà di circa 1.640 euro/anno. Considerando che il prezzo chiavi in mano di un impianto da 2 kWp è di circa 15.000,00 euro (IVA 10% inclusa), dopo 9 anni si rientra dell'investimento e si comincia a guadagnare.

Le case dotate di questi sistemi saranno certificate e avranno un valore superiore sul mercato.

Per saperne di più vi invito a visitare il sito del Sole24Ore in cui si trovano ulteriori informazioni a riguardo e la possibilità di visionare la legge.
Altri link utili : http://www.ecorete.it/conto-energia.php
e naturalmente Google. ;) Boni cosi Fijjio!